<< Io sono un occhio, un occhio meccanico e sono in costante movimento! >> -Dziga Vertov- Il rimando implicito a L ‘uomo con la macchina da presa, la pellicola costruttivista del 1926, di Dziga Vertov ci offre lo spunto per introdurre il nuovo volume in uscita IL CINEMA DEGLI ARCHITETTI A cura di Vincenzo Trione, […]
di Gabriello Grandinetti
Milano o La visita al Museo del 900 nel Palazzo dell ‘ Arengario , che proprio in questi giorni ospita la mostra: KLEIN FONTANA Milano o Parigi 1957-1962 curata da Silvia Bignami e Giorgio Zanchetti, in programma dal 22/10/2014 al 15/3/2015, offre spunti di riflessione sul dialogo permanente instauratosi tra le preesistenze storiche e il […]
di Gabriello Grandinetti
Dal 14 al 30 novembre 2014, la Triennale di Milano ospita la mostra IN ALTO MILANO di Alessandro Busci, pittore e architetto milanese (1971). Curatrice Ada Masoero. Non bisogna scambiare la predestinazione con la predisposizione, come insegna Flaviano, ma Alessandro Busci sembra in grado di poter manipolare entrambe le doti travasandole nel gioco di sequenze […]
di Gabriello Grandinetti
La ricomparsa di Marc Auge sulla scena dei Nonluoghi riapre , nel suo recente saggio: L ‘antropologo e il mondo globale (Raffaello Cortina Editore 2014), non pochi approfondimenti sul caso di specie del fortunato neologismo che ha tenuto banco tra architetti e neofiti engages di varie discipline. Fin dal 1992, Marc Auge sottolineerà l ‘inesistenza […]
di Gabriello Grandinetti
Al proliferare di eterotopie dislocate nel tempo e nello spazio il cui polimorfismo ci induce a discriminare tra quelle più congeniali al dominio dell ‘architettura; prende sempre più corpo il riconoscimento di quei contro-luoghi, luoghi fuori dal tempo : Eterocronie che pur costituendo un altrove sono luoghi reali a tutti gli effetti. Michel Foucault nell […]
di Gabriello Grandinetti
<< Una barriera invisibile separa la città del passato (il centro) dalla possibile incubatrice di futuro, l ‘altra città, materialmente e culturalmente abbandonata a se stessa >>. Così, lo storico dell ‘arte Tomaso Montanari (1971) nel suo ultimo pamphlet : ISTRUZIONI PER L ‘ USO DEL FUTURO (minimum fax 2014 ) nel tratteggiare l ‘urgenza […]
di Gabriello Grandinetti
Il transito da una società di elite ad una di massa, espressione dell ‘esperienza produttiva del XX secolo, dischiude l ‘era del predominio dell ‘ ideologia industriale dominata, su grandi linee, dalla cultura funzionalista. Il campo di applicazione del progetto Moderno contrassegnato dal motto Dal cucchiaio alla città sottende un repertorio immaginifico di vasta portata. […]
di Gabriello Grandinetti
Adorno in Minima moralia avverte che : << Fa parte della morale non sentirsi mai a casa propria>> un dilemma che lo condurrà all ‘idea per cui abitare non è praticamente possibile quasi vaticinando la dimora che più si addice all ‘homeless contemporaneo presto convertita in un improbabile carapace o in un agile congegno pr├¬t-à-porter […]
di Gabriello Grandinetti
La nuova frontiera dell ‘immaginazione, che promette di trascendere la banalità del quotidiano,sembra porsi nuovamente al crocevia della storia aprendo spiragli creativi tra il popolo dei No Global e non solo. Lo smarcamento dal conformismo del Pensiero Unico ha svelato come la generazione che ha scambiato il dagherrotipo per lo smartphone, compice l ‘overload dell […]
di Gabriello Grandinetti
Non entri nessuno che non conosca Grasshopper il badge identificativo ci introduce al workshop sugli algoritmi generativi, ma non si tratta dell ‘Accademia di Platone che ammoniva : << Non entri nessuno che non conosca la Geometria >>. Il mainstream, ovvero la tendenza dominante che accompagna il progetto digitale più avanzato attraverso le applicazioni dei […]
di Gabriello Grandinetti