“Messico e nuvole”, recitava la canzone di Enzo Jannacci, forse pensando ad Acapulco o a Cancún. Perché, anche la domenica mattina sul presto, quando ancora la capitale non si è messa in movimento, dalla centrale e novecentesca Torre Latino-Americana si scorge solo una densa foschia, senza soluzione di continuità e senza orizzonti che la delimitino. […]
di Antonio Tursi
L’uomo postmoderno immerso a Dubai rischia di non cogliere i suoi scarti umani, di estraniarsi dalla dimensione politica, una dimensione che è pubblica e collettiva per definizione. Pur consentendogli di assaporare il suo lusso e la sua fantasticheria, di godere del suo benessere materiale, Dubai rischia di lasciare, invece, costantemente un senso di isolamento, di […]
di Antonio Tursi
Il benvenuto che Dubai dà ai suoi visitatori (Welcome to the happiest city in the world) potrebbe essere riformulato nella frase che Morpheus rivolge a Neo, il protagonista di The Matrix, il famoso film di Andy e Larry Wachowski: Welcome to the desert of the real. Nel film la cancellazione del reale è legata […]
di Antonio Tursi
La brillantezza di Dubai, espressa verticalmente dai suoi grattacieli, non è però immune da polarità, da increspature che, da un lato, mostrano con ancora maggior vigore la condensazione del potere globale; dall’altro, ne rivelano gli irriducibili scarti. Gli sceicchi di Dubai hanno saputo realizzare un controllo profondo sulla natura ricalcando un modello simile a quello […]
di Antonio Tursi
Vettori economici Lo sviluppo ininterrotto di Dubai è dovuto a tre vettori che si sono saldati nel tempo: materie prime, turismo e finanza. Il petrolio, certamente. Anche se quello di Dubai è il meno esteso degli Emirati Arabi Uniti e anche se le entrate del petrolio incidono solo del 5% sul suo reddito, un certo […]
di Antonio Tursi
Dubai non è certamente una città che ci dice da dove veniamo. È, invece, una città che ci dice dove stiamo andando. E lo dice con lucidità perché è una città brillante. Una brillantezza non trasmessa dal mare trasparente e amniotico che ne ha segnato la storia, facendone un porto franco nelle rotte dei commerci […]
di Antonio Tursi
La presenza di tante culture diverse genera un mescolanza incredibile. Al contrario di altre città, soprattutto statunitensi, Toronto non recide comunità di origini differenti in spazi diversi. Forse in periferia qualcosa si separa e diversifica ma mai così nettamente. L’area di Baycrest è in prevalenza abitata dalla comunità ebraica (qui sorge il loro noto ospedale […]
di Antonio Tursi
I tanti grattacieli di downtown indicano una concentrazione di forza economica. Concentrazione in termini spaziali, dunque prossimità e addensamento. In essi sono ancora localizzati i centri direzionali di imprese tradizionali, anche se alcune tra queste hanno nel tempo abbandonato downtown per la più vasta area metropolitana. Ma soprattutto in essi è racchiusa la forza postindustriale […]
di Antonio Tursi
Abitare e studiare a Toronto comporta l’incontro con un’ampia comunità di italiani. Di generazioni diverse: nati in Canada da genitori e nonni immigrati oppure appena giunti per cogliere opportunità che il patrio suolo non offre più. Impegnati nei più differenti ambiti lavorativi e inseriti in livelli diversi della gerarchia sociale, di una società comunque abbastanza […]
di Antonio Tursi
Il 24 e 25 novembre 2016 si terrà preso la Facoltà di Architettura dell ‘Università di Roma Sapienza (aula magna di Fontanella Borghese) il convegno Diritto alla Città: Territori, Spazi, Flussi, promosso dalla Fondazione per la Critica SocialeÔÇ¿con il patrocinio della rivista Il Ponte e della Facoltà di Architettura di Roma Sapienza. Il convegno intende […]
di Antonio Tursi