Autore: redazione
pubblicato il 1 Agosto 2023
nella categoria Recensioni Testi
È poco più di un mese che Franco Zagari ci ha lasciato portandosi dietro i ricordi degli incontri, delle discussioni, dei viaggi. Mi torna alla mente quello fatto in Giordania, ad Amman, per un convegno sul paesaggio con boriosi docenti statunitensi mentre le nostre compagne passeggiavano nei bazar o visitavano le pasticcerie. E poi di corsa a Petra per un suntuoso pranzo in un hammam e quindi alle rovine romane a Jerash. L’incontro a Cisterna di Latina, per presentare piazza Amedeo di Savoia con a seguire un’allegra cena a Velletri. E per ultimo a Catanzaro, per il convegno sulla nuova piazza Matteotti appena terminata e sorta dalle ceneri di quella precedente, dello stesso autore.
Pensando a Franco nutro un senso di gratitudine dovuto alla lunga serie di incontri organizzati dall’IN/ARCH con progettisti internazionali. Venivano a Roma, a Palazzo Taverna, per presentare il loro lavoro. Sì, tra i suoi tanti meriti v’è senz’altro lo svecchiamento della cultura architettonica messo in atto con grazie e sensibilità. Attento a cogliere il nuovo che si affacciava sulle pagine delle riviste e riportarlo al confronto diretto con l’auditorio, in un tempo che sembra non voler ritornare per questa nostra Roma che appare sempre più silenziosa e provinciale.
Oggi LetteraVentidue mi ha spedito un bel volume, curato da Fabio De Carlo, per la serie Autoritratto di una generazione. Si conclude con un dialogo intenso e partecipato tra Lucio Valerio Barbera e il nostro. Inizia passando in rassegna il percorso universitario fino alla laurea, negli anni di grande confusione sotto il cielo. RelatoreLudovico Quaroni che lo ha definito con simpatia un carrarmatino leggero mentre le tavole sono poi state presentate alla Triennale da Aldo Rossi. Segue la lunga gavetta da docente. Prima a Reggio Calabria, con il presidio romano fino al 1975. Qui fonda e dirige il Dipartimento Oasi e il Dottorato in Parchi, giardini e assetto del paesaggio, per poi tornare nella Capitale.
L’insegnamento si intreccia all’attività professionale. Più di cento i progetti, molti dei quali divenuti opere d’architettura, realizzate in Francia, Giappone, Georgia, Scozia oltre che in Italia. E quindi i premi e la presenza in giurie internazionali come quella per l'UNESCO, per la ricostruzione della Biblioteca di Alessandria d'Egitto (1989) che ho avuto la fortuna di visitare, per un convegno internazionale.
Tra i numerosi saggi mi piace rammentare, per Mondadori De Luca, L'architettura del giardino contemporaneo, Roma 1988 con i documentari realizzati per la Rai che ho mostrato ai miei studenti grazie alla generosità dell’autore.
E quindi l’architettura, con opere di reale significato e alcuni coup de theatre probabilmente ereditati dalla madre attrice. Penso al Giardino Italiano all’Expo di Osaka del 1990, in Giappone. Al Centro di accoglienza delle Grotte preistoriche di Niaux, in Francia, 1994 progettato con Massimiliano Fuksas, Jean-Louis Fulcrand, G.Jourdan. A Piazza Montecitorio a Roma, del 1998, non compresa da Vittorio Sgarbi. All’intervento nello spazio verde dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, dove svolge la consulenza per Renzo Piano, nel 2002. Ed ancora, tra le opere più apprezzate, il sistema delle piazze centrali di Saint-Denis, Parigi, 2005-2007 e nel 2005 "Cythera, piazza galleggiante sul lago dell'Eur a Roma" e gli Hortus, nove giardini per il riposo del pubblico dell’Expo Milano 2015, in collaborazione con PAN Associati.
Ci piace terminare queste poche righe di una sua riflessione: “Il progetto del giardino è, da sempre, l’interpretazione di tutti quei particolari comportamenti in fase con il momento di massima libertà dell’uomo: il riposo, la riflessione, che sono relazioni spazio-temporali di conoscenza, tra uno spazio deputato ‘interno’, appunto il paradiso, e uno ‘esterno’, il continuum della città”. Troppo spesso lo dimentichiamo.
Fabio Di Carlo, Franco Zagari, Autoritratto di una generazione (1920-1950) Professori di Composizione alla Facoltà di Architettura della Sapienza, LetteraVentidue Edizioni Srl, Siracusa 2021, p.184 con numerose fotografie in b. e n. €16,50.