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Primarosa Cesarini Sforza al Casino dei principi di Villa Torlonia: Materia e Perimetro – di Maria Teresa Filetici

Primarosa Cesarini Sforza al Casino dei principi di Villa Torlonia: Materia e Perimetro – di Maria Teresa Filetici

Autore: Maria Teresa Filetici
pubblicato il 23 Aprile 2023
nella categoria Focus su...

Dal 5 aprile al 2 luglio 2023 il Casino dei Principi di Villa Torlonia ospita l’esposizione retrospettiva dei 50 anni di carriera artistica di Primarosa Cesarini Sforza. Il progetto è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la curatela è di Michela Becchis e l’organizzazione è di Zètema Progetto Cultura.  In collaborazione con KMSTUDIO e TraLeVolte. Il catalogo è edito da AAIE Center for Contemporary Art. 

Primarosa Cesarini Sforza è un’artista eclettica che sin da giovane ha posto al centro della sua produzione artistica la ricerca e la sperimentazione con tecniche e materiali sempre diversi. Nata in una famiglia di artisti e collezionisti, Primarosa studia a Roma presso l’Istituto d’Arte, ma verso la fine degli anni ’60 si trasferisce a New York dove entra in contatto col fermento artistico di quegli anni e da lì sviluppa il suo approccio sperimentale e di ricerca. Dopo gli anni formativi americani e le prime mostre, la carriera di Primarosa la porterà a viaggiare in tutto il mondo, e questo tema sarà un filo conduttore in tutta la sua produzione artistica. Il filo infatti è uno degli elementi più studiati da Primarosa nella ricerca dell'uso della materia, filo inteso sia come espressione di un confine che di connessione all'interno della memoria. Fili, fili colorati che perimetrano il ricordo, Primarosa li usa per tenere tutto sotto controllo, perché come lei stessa dice: "ogni filo ha un demone suo, si impiglia, non risponde e con lui ti devi confrontare". Il Perimetro è dunque tema fondamentale per Primarosa e l'esposizione ne sottolinea il valore prendendone ispirazione appunto per il suo titolo.

La Materia è il secondo elemento cardine che ritroviamo nel lavoro dell'artista e in particolare in questa retrospettiva che ci mostra molte tipologie di lavori, come disegni, pitture, piccole costruzioni, grafiche e ceramiche. Anche qui vediamo una materia veicolo di espressione della memoria e del mondo che incontriamo, un mondo che, come dice l'artista: "portiamo dentro e lo accumuliamo".

Ecco quindi che nella fusione dei due temi troviamo il senso più profondo del percorso dell'artista, che da una parte vede il suo itinerario come un assemblaggio continuo e costante di esperienze, tempi e modi che si accumulano nella memoria, dall'altra sente il bisogno di tracciare questa narrazione e tesserne fili invisibili di testimonianza nel tempo e nello spazio. 

All'interlocutore spetta la possibilità di muoversi tra una molteplicità di forme e dimensioni, scegliendo se perdersi nella complessità delle trame o abbracciare la totalità semplice e immediata di mille opere logicamente irriducibili. 

Foto di Domenico Iannotti

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