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“A passolento Il mio viaggio intorno all’architettura” – recensione di Mario Pisani

“A passolento Il mio viaggio intorno all’architettura” – recensione di Mario Pisani

Autore: redazione
pubblicato il 24/02/2023
nella categoria Recensioni Testi

Sono più di trent’anni che ho avuto l’opportunità di conoscere Mauro Andreini. E con lui, oltre alla moglie e i figli, anche la madre e lo zio che vivevano a Sant’Angelo in Colle dove, ospite nel paese natale, ho avuto l’opportunità di apprezzare la loro cucina grazie a piatti come la scottiglia. Nelle numerose occasioni che abbiamo avuto di incontraci ho visitato quasi tutte le sue architetture e apprezzato la capacità di tradurre i felici bozzetti di studio in costruzioni in mattoni e intonaco. Mi capita spesso di osservare gli acquarelli che mi ha generosamente donato, arricchiscono il mio studiolo, e chiedermi quale sia il segreto del fascino che emanano.

A passo lento, mai titolo fu così indovinato, narra in prima persona la storia del nostro personaggio con episodi che scorrono nel corso degli ultimi trent’anni. E lo fa mettendo in mostra, con splendide fotografie e rapidi acquarelli, le opere realizzate.

Si parte dall’insediamento a Torrenieri ben inserito nel paesaggio toscano, per giungere al villaggio Bellaria a Montalcino dove troviamo, variante del suo operare, la pietra a vista. E poi la borgata a Palazzolo, nel territorio di San Quirico d’Orcia. Qui i colori sono ispirati agli affreschi del Buongoverno di Lorenzetti. Si giunge quindi al Centro religioso e comunitario e a quello d’accoglienza polivalente che si trovano a Firenze. Tra le opere recenti spiccano il museo sulla scienza dei vaccini a Siena col connesso anfiteatro e la piazzetta di Porta Nuova a San Quirico d’Orcia, insieme alla nuova piazza Matteotti di Montale.

In questo viaggio, da percorrere senza fretta, testo e immagine collaborano a rendere più espliciti i tratti di una autobiografia assai diversa dalle tante che affollano gli scaffali delle librerie con i testi di architettura grazie alle capacità dell’autore di esprimersi con un linguaggio familiare che non ha bisogno di stupire e meravigliare. Nei testi spesso traspare l’ironia, persino l’autoironia e sono lontani mille miglia dall’intrigato linguaggio messo in atto dalle espressioni dello star system. Sì Mauro Andreini è ben diverso da quella moltitudine che svolge sovente con distacco e senza affezione ciò che Michelucci ha definito il mestiere più bello del mondo. Lo conferma l’inserto finale del volume dove appaiono alcuni scritti scanzonati dovuti a conferenze o avvenimenti come la Biennale, la lettera a un giovane architetto, la critica al mondo dell’università e altre questioni che hanno intrigato e continuano a farlo l’universo dei progettisti. Un libro nel libro sono i giudizi critici sull’opera di Andreini. Spiccano quello di Marcello Panzarella, di Adolfo Natalini, di Franco Purini senza ignorare l’arte della fuga, il testo di Giovanni Klaus Koenig che termina con: “Tanta fatica, tanta ricerca non sono giochi o tanto meno divertissements, ma prove d’artista, che sa quanto è difficile sia oggi maneggiare le forme architettoniche senza cadere nel neoclassicismo o nel neo futuribile alla Blade Runner”. 

In copertina: Mauro Andreini, A passolento Il mio viaggio intorno all’architettura Progetti 1992-2022, edifir Edizioni Firenze, 2022, p. 144 a colori, €22,00.