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“AH. QUANDO C’ERA LA CAPANNA!” – di Salvatore Scuto

“AH. QUANDO C’ERA LA CAPANNA!” – di Salvatore Scuto

Autore: redazione
pubblicato il 1 Novembre 2022
nella categoria Parole

Insomma: stavo lì, bello comodo nella mia caverna con tutti i conforti: fresca d’estate, calda d’inverno; con tutte quelle belle pareti per disegnarci cervi, uri, mammutti o le danze della tribù intorno al fuoco, guidati dallo sciamano… E no! E tutte le mie amiche hanno la palafitta; e siamo gli unici che stanno ancora nella caverna; e al market tutti mi dicono: ecco la cavernicola; e anche i bambini, a scuola; e di qui; e di qua! E poi vuoi mettere la comodità per pescare! Ecco: adesso tutti in palafitta, in mezzo all’umido, con tutte le ossa doloranti e la mutua che non mi paga gli antireumatici!

Poi ancora la capanna, quella rotonda; insomma circolare, se non proprio rotonda: e tutte le mie amiche; e siamo gli unici, e al market, e anche i bambini ecc. ecc. Almeno adesso sono salvo dall’umidità. La capanna è bella asciutta, col focolare al centro; c’è un po’ di fumo, ma vuoi mettere!

 Ma purtroppo… Sai quest’anno le capanne vanno ad angolo retto, quelle rettangolari (con neologismo orrendo); a Lugduni (che sarebbe Parigge) ce l’hanno tutti così; e Valentinix, e Armanix e Dulcix e Gabbanix tutti con la capanna rettangolare (oddìo, quant’è brutto questo neologismo!). Che poi, rotonda o rettangolare sempre capanna è. E chiama la ruspa per demolire quella rotonda, insomma circolare ecc. ecc. Chiama il geometra con lo squadro per fare gli angoli retti; chiama i muratori per tirare su i muri; i pagliaisti per rifare il tetto col buco per il fumo. Ma insomma! Non si finisce mai!

Pensate che sia finita? Ma quando mai! Ora vuole il melostilio, il perostilio, il cotognostilio, ah, ecco: il “peristilio” che è una specie di stanza vacante, senza tetto cioè, che ci piove dentro! Ma siamo matti? E di nuovo: e ce l’hanno tutti, e siamo gli unici che; e Valentinus e Armanis e Dulces et Gabbanus tutti con questo pero, peristilio; uffa! Che poi l’altro giorno l’ho portata a Piazza Armerina, a comprare le nocciole per il torrone: non l’avessi mai fatto! Ecco! Hai visto, il tuo collega, che casa! che peristilio! che corridoio della caccia! che terme! (terme???). Che poi prende meno di te e invece noi… Insomma un inferno. Io quasi quasi mi faccio un camper almeno non pago l’IMU! Quanto era meglio la mia amata caverna! Come faccio a tornarci???

No, no architetto! La cucina qui! Così quando rientro con la spesa… Guardi Signora che se spostiamo la cucina… No, no: non può essere! Insomma sono io che… Signora, abbia pazienza… No, no architetto, guardi, anche le piastrelle poi… Cos’hanno le piastrelle Signora?

Aiutoooooooooooo!

Signora mia, questi architetti! Pare che dovrebberci, dovrebbe… dovressero, dovre (come cavolo è?) dovrebbero abitarci loro a casa mia! A no, guardi. Quello, mio marito, qualunque cosa ci dice l’architetto ci sta bene. Ma come si fa? Signora mia quanti lazzi! Cheppoi meglio il muratore che almeno le case le sa fare che questi architetti che si sentono cacoccioli e ti fanno spendere una saccata di soldi e…

Ah, Signora mia, che mi dice? Pensi che a mia cognata, che ave il villino ammare che ce lo fece mastro Nunzio, sa mnastro Nunzio, quello che il fratello, in Germania…

Ah, per carità, lo saccio pure io, Signore mie, che quanto vedo un architetto è meglio se campio strata che ci metto le mani addosso ci metto!

Certo il dottore Sapio però se la fece la villa che non ci poteva costruire e non ci dissero niente e manco la sanatoria ci fecero fare.

Ah. Signora mia: c’è chi può. Come si dice: unne viri e unne sbiri. Però la moglie del dottore con tutti si è lamentata perché pare che l’architetto…

Ma non mi dica!

Ci dico, ci dico! E ci dico pure che…

Insomma, tirate le somme, sommando tutti gli addendi, appunto, pare che la soluzione stia, come sempre (come “quasi” sempre), nella semplicità. E quindi, alla fine dei conti, nella caverna che, dopo le più svariate variazioni sul tema pare risulti essere il più efficace, economico, organico, razionale, funzionale modo di stare al mondo economicamente, organicamente, razionalmente, funzionalmente in un ambiente adeguato a proteggerci dalla pioggia, dalle mode e dai funzionari delle Soprintendenze (dice: che c’entra? C’entra, c’entra!).

Salvatore Scuto, già soprintendente B.B.C.C. di Messina.

In copertina: https://it.wikipedia.org/wiki/Capanna#/media/File:House_in_Toteil_001.jpg