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Architettura del racconto: prime riflessioni

Architettura del racconto: prime riflessioni

Autore: LPP
pubblicato il 05/02/2016
nella categoria L'opinione di Luigi Prestinenza Puglisi

Architettura del racconto (1) Il racconto si differenzia dalla teoria perchè non lavora per rigide coerenze ma per corrispondenze, il risultato non è la dimostrazione di un teorema ma la scoperta di un punto di vista inaspettato. Credo che a coloro che rivendicano una costruzione teorica dell'architettura bisogna opporre la pluralità degli intrecci delle storie del mondo. L'architettura come racconto.
  Architettura del racconto (2) Nel racconto non è importante solo quello che dici ma come lo dici, e difatti un buona storia la vuoi sentire più volte mentre un concetto, dopo che lo hai capito, passi oltre.
Architettura del racconto (3) Il racconto della scienza è che è scientifica cioè esatta. Ed è un racconto molto convincente. Ma esatto non è sinonimo di vero e, a un'analisi approfondita, tutte le scienze mostrano dove hanno ingannato e nascosto le prove. Se vale per la fisica, che ci ha portato sulla luna, perchè non dovrebbe valere per la storia e per la critica di una disciplina così inesatta come l'architettura, che ci tiene con i piedi per terra?
Architettura del racconto (4) Già Aristotele aveva capito che non c'è una differenza sostanziale tra la storia e il racconto, ambedue si occupano non del vero ma del verosimile. Il verosimile è più utile del vero perchè ha caratteri di universalità e di ripetitività. E così, invece di farci scoprire il passato come fu esattamente, ci mette in sintonia con il futuro, perchè il verosimile si ripete. Il vero, ammesso che si possa conoscerlo, sarebbe unico e non ci servirebbe ad alcunche. Sarebbe come la mappa al vero dei geografi di Borges: perfetta, perfettamente inutile.
Architettura del racconto (5) Zevi ha scritto un racconto sull'architettura. Una profezia dell'architettura con protagonista la libertà. Tafuri ha scritto un racconto sull'architettura. Una autopsia dell'architettura con protagonista la sconfitta. Il male degli zeviani è la profezia a basso costo. Il male dei tafuriani è il silenzio ad alto volume.
Architettura del racconto (6) Perchè la scienza possa capire di non essere scientifica quanto vorrebbe, serve un'analisi scientifica. Cioè serve un racconto sul racconto della scienza. La filosofia della scienza è questo racconto. Perchè l'architettura possa capire di non essere teoria quanto vorrebbe, serve un'analisi teorica dell'architettura. Cioè serve un racconto sul racconto dell'architettura. La critica è questo racconto.
Architettura del racconto (7) Quando si dice che l'architettura è sostanza di cose sperate si dice che l'architettura è un racconto: ti fa vedere il mondo come vorresti che fosse. Se si toglie all'architettura questo carattere profetico di prefigurazione, la si rende edilizia.
Architettura del racconto (8) Il concept sta al racconto come il Bignami stava a un libro di testo. In negativo ma anche in positivo: il mio professore di Italiano consigliava ai più somari di leggere almeno quello.