Autore: annabaldini
pubblicato il 10 Dicembre 2013
nella categoria Underscore Anna
L 'operazione di ricerca è alla base di qualsiasi tipo di sviluppo.
├ê un 'affermazione così lapalissiana da sembrare banale. Ma la ricerca, come ci insegna la medicina, ha tempi lunghi e il prodotto arriva dopo anni e anni di sperimentazione. Se la ricerca è improvvisata non produce risultati. Così è successo per la mostra sugli architetti italiani all 'estero che in questi giorni è al Maxxi. Quando lo scouting si improvvisa nasce ERASMUS EFFECT: una mostra ascientifica, in notevole ritardo sul fenomeno, e che affronta il tema in maniera superficiale.
Quando, invece, lo scouting è un modus operandi produce prodotti rigorosi. ├ê il progetto culturale che da oltre 10 anni porta avanti il gruppo di lavoro che ruota intorno a presS/Tletter. E credo sia giunto il momento di parlarne.
La diretta antagonista della mostra ERASMUS EFFECT è la mostra PARTIRE_TORNARE_RESTARE, curata dal Diego Barbarelli e allestita, per la sua prima tappa a Selinunte nel 2012, in occasione del meeting internazionale che dibatteva sul fenomeno degli architetti italiani che lavorano all 'estero. Una mostra divertente: ogni architetto doveva mandare una valigia contenete oggetti che documentassero la sua scelta di lavorare all 'estero. Hanno aderito oltre 50 studi di architetti italiani che hanno sede all 'estero. La mostra è stata un successo, perche? Perche il tema non è stato trattato solo in occasione della mostra. ├ê stato sviscerato, analizzato, testato. E in questa ottica, il libro e la mostra sugli architetti italiani che lavorano in Spagna, curati da Graziella Trovato, sono stati il primo test sull 'argomento.
Ma il lavorare all 'estero è solo un aspetto della più ampia riflessione sui giovani architetti che le riviste elettroniche presS/Tletter e presS/Tmagazine perseguono. Un lavoro paziente e incessante di ricerca che ha portato a scoprire e valorizzare bravi giovani progettisti, ma anche le tante tematiche e problematiche legate al mondo lavorativo italiano.
Un accenno, però, è doveroso alla prima rivista, l 'antesignana, che si è occupata di ricerca di nuovi linguaggi, di nuovi fenomeni culturali e di nuovi talenti, Spazio Architettura, diretta da Diego Caramma, uscita alla fine degli anni '90 prima su carta e poi sul web. Tutte le tematiche che oggi vengono proposte come novità sono state già indagate da questa rivista e alcuni degli architetti che sono in mostra al Maxxi, già erano stati scoperti da Caramma e pubblicati su Spazio Architettura.
Tutto questo è per ribadire il ruolo di ricerca dei giovani talenti che il gruppo di lavoro che ruota intorno a presS/Tletter svolge da ben 10 anni. Ricerca rigorosa che permette di intercettare i temi e di affrontarli in netto anticipo.
Una rivendicazione a tutti gli effetti: lo scouting è nel nostro DNA culturale che piaccia o no.
Anna Baldini