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History of Architecture 1905-2008 by LPP-English and Italian- free download

History of Architecture 1905-2008 by LPP-English and Italian- free download

Autore: LPP
pubblicato il 2 Luglio 2013
nella categoria La Storia di LPP

History of Architecture 1905-2008 by Luigi Prestinenza Puglisi

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A useful guide for anyone interested in modern architecture. Find your way through one of the most complex centuries. 400 pages of buildings, facts, ideas and theories.

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Copyright Luigi Prestinenza Puglisi. Creative commons licence: the text may be copied in whole or in part under the condition that the source is quoted, that no content is altered and that material is not used for paid products.

The official version, the model and sole version controlled and recognised as the original by the author is available at the following link: https://presstletter.com/2013/07/storia-dellarchitettura-1905-2008-testo-completo-di-lpp/

Translated in English by Paul Blackmore

 

Copyright di Luigi Prestinenza Puglisi: licenza creative commons: si può copiare tutto o in parte a condizione che si citi la fonte, non si alteri il contenuto e non si tratti di opere a pagamento.

La versione ufficiale, che fa testo come modello ed è l ‘unica controllata e riconosciuta come originale dall’autore, si trova qui al link: https://presstletter.com/2013/07/storia-dellarchitettura-1905-2008-testo-completo-di-lpp/

 

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Da Silvano Manganaro : Volevo fare presente che, a pagina 58 e 59 ci sono due inesattezze: nel 1917 Duchamp non inviò “l’urinatoio” all’Armory Show che come lei sa è del 1913, ma alla mostra organizzata dalla Society of Indipendent Artists, della quale era membro del direttivo. Nella pagina successiva menziona un inesistente quadrato nero su fondo nero (esiste solo quello bianco su bianco) confondendo lo con “quadrato nero su fondo bianco”, quello sì collocato in un angolo, come fosse un’icona, nella mostra “0-10” a Pietrogrado nel 1915.

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Luca: “Sono uno studente ormai 28enne che dopo essersi innamorato dell’architettura nel mondo del lavoro sta terminando gli studi nella Facoltà di Cesena dell’Alma Mater. Volevo ringraziarla per il testo “Storia dell’Architettura”, è stato davvero utile per fronteggiare il mio professore durante gli esami di storia. E’ grazie anche a persone come lei che la cultura e l’architettura rimangono vivi, la seguo con piacere”.

Marco: Anche io volevo ringraziarla per la sua Storia che abbiamo potuto scaricare gratuitamente. Da tempo pensavo di riprendere il Frampton e rispolverare contenuti studiati ormai 20 anni fa. Trovo il suo testo molto bello, ne sto apprezzando la sintesi critica, l’ampio respiro e la schiettezza. Grazie

Carlotta: Non è un caso che chi ha studiato presso l’Alma Mater di Bologna (sede di Cesena) la stimi tanto. Abbiamo passato le ore di fianco al quartiere progettato da Gregotti, la nostra Università è dedicata ad Aldo Rossi. E in genere non si può sorpassare questo “limite”. Studiare sui libri di LPP significa aprire la porta su quella parte dell’architettura che non entra in certe Facoltà, nè viene citata durante gli esami. Sono felice ci sia un altro studente dell’Unibo che non ha perso la sua curiosità sui nostri soliti noti libri d’esame. Personalmente devo al Prof. Cafarelli (IED Torino) il fatto di averla conosciuta e poi ritrovata mentre studiavo nella Facoltà di Cesena e pensavo che mi sarei riletta i suoi, di libri, come consolazione, dopo l’esame di Storia.

Guido: Ho apprezzato molto che vi sia un solo riferimento a Purini in 400 pagine….

Giordano: che bello costatare che qualcuno scrive perche ha voglia di condividere idee e non per vendere libri. Grazie ancora. Del libro, ho apprezzato molto il capitolo “Paesaggio e nuovi linguaggi” di cui consiglio vivamente la lettura. Grazie

Mario: grande LPP. La Storia se ne ricorderà. Davvero.

Maria Elena: ho appena finito di leggere la tua Storia dell’architettura 1905-2008. E’ bellissima!!! Ps: ma Gregotti praticamente non esiste…? 😀

Antonella: grazie della segnalazione. E’ molto utile per noi studenti. Ma io non lo scarichero’, bensi’, lo comprero’, appena disponibile, non prima, pero’, di averle fatto una domanda. Che cosa ha di innovativo il suo manuale di Storia dell’ Architettura Contemporanea, che non sia già stato ampiamente sviscerato dagli altri manuali che ho letto e studiato, come quelli di Zevi, Tafuri, Frampton, De Fusco, Curtis, Fanelli-Gargiani, Benevolo, Portoghesi; il tutto con il sottofondo di Skira?

Risponde LPP: Il libro non sarà stampato, almeno per ora. Vengo comunque alla tua domanda. E’ il punto di vista che è diverso. Ma questa è una risposta banale perche , se non articolata ( e ci vorrebbe troppo tempo per farlo), si potrebbe dare per tutti i libri di autori diversi. E allora ti rispondo in un altro modo. Perche segue l’andamento temporale con più attenzione. Negli altri libri per esempio Le Corbusier o Wright si trattano in due o massimo tre paragrafi e architetti meno importanti in un solo paragrafo, raggruppando opere appartenenti anche a periodi tra loro distanti. Qui invece viene esaminata la loro produzione ogni cinque-sette anni e messa a confronto con quanto gli altri architetti facevano nello stesso periodo. Questo approccio mostra, a mio giudizio, meglio le interazioni tra idee e architetti diversi. E così vengono ridimensionati alcuni miti della storiografia accademica. Quali? leggi e vedrai.

Michelangelo: volevo complimentarmi per il libro di storia dell’architettura e per le modalità di condivisione. Grazie.

Diego: Gentile LPP, ho da un paio di giorni iniziato a leggere la tua Storia dell’Architettura su iPad: perfetta così, non servono immagini perchè ne trovo quante ne voglio in rete per ciascuno dei progetti citati, il formato senza immagini è coraggioso ed in linea con il modo di leggere di adesso.

Michela: Io l’ho letta per l’esame di stato…davvero molto utile e interessante!!! Grazie mille Prof.

Tommaso: bravissimo LPP. il fatto che gli altri professori finora non abbiano fatto altrettanto, la dice lunga…

Sandro: Luigi, grande opera, a presto

Salvatore: sono un neolaureato nonchè neoabilitato presso Università Mediterranea di Reggio Calabria, volevo ringraziarla per il pdf sulla storia dell’architettura, e inoltre volevo richiederle l’amicizia per cercare di seguire più da vicino un’ architettura libera. ciò che rappresenta lei per me.

Nicola: Le scrivo queste poche righe, dopo aver letto la sua Storia dell’Architettura e la sua Autobiografia Scientifica per complimentarmi con lei, ho la sua stessa età (sono anch’io del 56), mai ho condiviso quasi tutto quello che ho letto come in questo caso.

Domenico: libera cultura in libero stato, grazie

Massimiliano: Sono un po’ di sere che prima di addormentarmi, rileggo con nostalgia alcune storiche monografie della serie architettura edita dalla Zanichelli (solo i Maestri del Movimento Moderno per intenderci) e devo dire che dalle premesse dell’indice, la lettura di quest’opera editoriale mi permetterà un’interessante rilettura critica a tutto tondo sui protagonisti del Novecento in architettura. Grazie mille, davvero stavo cercando un testo simile, specie per confrontarlo con Storia e Controstoria dell’architettura in Italia del Prof.Arch. Bruno Zevi.

Francesco: complimenti per la chiarezza del testo e in generale per tutta la Storia dell’Architettura… raro trovare testi del genere gratuitamente!

Lorenzo: grazie per la schiettezza della sua storia dell’architettura contemporanea è un testo fantastico comprensibile e piacevole ma soprattutto che affronta gli argomenti con schiettezza! Lorenzo, studente di architettura della facoltà di Pescara

Amedeo: Che conquista la cultura condivisa! Grazie!

Maria Paola: Grazie un regalo meraviglioso. Complimenti per il vostro lavoro

Francesco: carissimo LPP, sto leggendo la tua opera eccellente, e se le opere descritte fossero collegate alle relative immagini, tutto risulterebbe più diretto ed efficace. Un abbraccio

Risponde LPP: per adesso ci sono i singoli capitoli con le foto ( sino al 1970 circa) sul sito www.presstletter.com. Sto anche pensando a come si possa fare a fare un unico PDF con le immagini ma credo che peserebbe troppo e in questo momento sinceramente non ho il tempo per farlo. Il metodo migliore è a mio avviso stamparlo così come è senza immagini e leggerlo accanto a un PC e quando serve cercarsi le immagini su internet. Sto anche cercando un editore che sia disposto a stamparmi tutto con le immagini ma che non metta il libro a più di 10 euro, al massimo 20 (10+10) se si divide in due volumi. Ma l’operazione sarebbe in perdita, quindi occorre o un pazzo idealista ( e ce ne sono) o una sponsorizzazione ( e prima o poi la troverò). Un abbraccio caro anche a te.

Marco: La ringrazio molto per la sua Storia dell’architettura.Da ormai ex-studente avevo voglia di rispolverare alcuni dei vecchi testi sui quali mi ero preparato a suo tempo; credo invece che approfitterò del suo testo per leggere un punto di vista differente e sicuramente interessante. Grazie

Massimiliano: Un’opera letteraria meravigliosa sia per la capacità di muovere il lettore (colto o non) sull’asse diacronico che su quello sincronico della narrazione storica degli eventi che hanno segnato epoche, stili, movimenti e percorsi artistici degli Architetti più rappresentativi del Novecento. A mio avviso, andrebbe inserita l’adozione come testo di approfondimento già nei percorsi formativi dei tecnici non laureati (vedi geometri e periti edili) oltre che nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, anche se temo che qualche vecchio trombone possa sentirsi offeso da questa opera completa ed esaustiva almeno per l'”a-b-c” della prima formazione professionale, vista la ventata di dissacrante novità che pervade le sue pagine. ENCOMIABILE!

Christian: A tutti gli amici e colleghi consiglio una lettura per la sua chiarezza e intensità di scrittura

Pedro: Scaricata…anche stampata. All’inizio mi ha colpito il fatto che sia un testo di architettura senza immagini…ma forse è un pregio perchè le immagini delle opere si trovano a decine sul web e, nelle ricerca delle immagini, si possono scoprire altre cose. Per esempio facendo una ricerca sul web ho saputo dell’incendio alla Glasgow School of Art di Mackintosh dell’anno scorso. Questo aspetto è molto stimolante. Mi piace anche lo sviluppo in ordine cronologico….e non ultimo di piacevole lettura.

Bongo Ingo: E’ mai stato accusato da qualche collega di scrivere troppo facile e chiaro? Rispetto alla media della critica italiana che e’ illegibile la sua produzione e’ stranamente leggera.

Vito Maria: Non dico di averle letto tutte, ma abbastanza e la lettura della storia moderna e contemporanea di LPP, affronta nell’ipercriticismo, i linguaggi che segnano la sostanza della disciplina.

Mauro: Mi unisco al coro con ritardo ma con non meno gratitudine. Ho trascorso un’estate in spiaggia pensando alle architetture citate, ai loro particolari che avevo imparato sul catalogo (elenco telefonico?) del Frampton. Ho avuto modo di fare un confronto tra ciò che avevo fatto io nel momento degli esami e il modo in cui viene affrontata la storia dal punto di vista di LPP. Confrontare le idee architettoniche per periodi storici più ristretti è il modo migliore per gestire le novità ed unite la storia con un filo conduttore logico. Ancora grazie.

Alessandro e Leonardo: Vogliamo commentare anche noi e, senza dilungarci, le diciamo che leggere la sua storia dell’architettura è divertente oltreche interessante!!!! 😉

Jessica: Grazie professore per il suo sapere (da sempre) open source. Anche questo è d’Insegnamento.

Roberta: Il suo libro l’ho letto tutto d’un fiato e lo rileggerò altre volte, per non tralasciare nulla. Auguri per tutto.

Pedro: Il libro merita di essere pubblicato. Nella mia pur piccola biblioteca di libri di architettura ci starebbe molto bene.

Livio: Ho apprezzato tantissimo il suo testo, e trovo l’idea di metterlo on line disponibile a tutti una cosa al passo con la contemporaneità. Devo dire che come me tanti altri architetti si nutrono anche di immagini, e può succedere che mentre si sta leggendo si avverta la voglia, e si senta la mancanza dell’immagine di riferimento.

Massimiliano: Ho amato tanto il suo lavoro e specialmente l’idea GENIALE che un addetto ai lavori SVECCHIASSE il racconto della ricerca e della sperimentazione culturale del Novecento in Architettura. Non solo il testo è di accattivante lettura per tutti i veri CURIOSI, ma è senza alcuna ombra di dubbio un vero VADEMECUM per chi vuole avere un quadro complessivo delle vicende architettoniche soprattutto delle cosiddette tendenze “a fare la cose storte”, perche è così che vedono l’architettura contemporanea i normali, i NON architetti, la gente comune che non si atteggia a poeta della composizione o “demiurgo del water di casa tua”. La distribuzione su Creative commons license completa un quadro di profondo amore per la comunicazione e per i giovani sempre più spaesati e rinco…niti dalle dubbie elucubrazioni di qualche vecchio barone della cattedra ormai IMBISONTITO A BESTIA!

Tommaso: Il fatto di non essere recensita dagli accademici e’ la ragione per la quale va letta

Bruno: È sempre un piacere leggere i suoi libri

Piergiorgio: Caro Professore la ringrazio per il libro che ha scritto e per la passione con cui l ‘ha realizzato. Mi ha fatto riscoprire quell ‘amore che fin da piccolo ho avuto per l ‘architettura. Mi è piaciuto molto il metodo con cui ha impostato alcune parti, come il dividere la storia del Bauhaus in atti e separarli per coinvolgere storicamente il lettore. A breve ho l ‘esame di storia dell ‘arch. 2 e spero di affrontarlo con la stessa passione e con lo stesso impegno con cui lei ha scritto questa bellissima opera. Un suo nuovo estimatore.

Massimiliano: Complimenti per il testo, scaricato sul palmare  ottima lettura, grazie.

Adriano: Ciao Luigi complimenti per la pubblicazione su FB della tua storia dell’architettura. Il tuo progetto l’ho trovato sintetico, veloce nella trattazione delle biografie e dei movimenti stilistico-architettonici trattati. Buon lavoro.

Paolo: Innovativa, brillante, consiglio a tutti di leggerla.

Sandro: La consiglio, io l’ ho acquistato (la versione illustrata per Apple). ├ê fatta benissimo, con video, link a video e spiegata altrettanto bene. Una storia dell’architettura fresca e non imbalsamata come tante altre ; ) P.s. Solo la copertina lascia un po’ a desiderareÔǪ (inguardabile)

Benno: Ce l’ho (la versione illustrata per Apple) e sono contentissimo. Ottimo lavoro.

Barbara: Open sino in fondo. Grande professore!

Giovanni: Complimenti prof. Prestinenza Puglisi per il lavoro svolto e la filosofia seguita di avere il materiale Open source…

Gaetano ( sulla versione illustrata per Apple): Se c ‘è un libro di storia dell ‘architettura che mi ha entusiasmato nella mia formazione di architetto questo è Spazi dell ‘architettura moderna di Zevi. Nato come appendice della sua storia dell ‘architettura io l ‘ho sempre visto come un testo che costruiva la sua forza comunicativa su un principio di grande innovazione : l ‘accostamento di più immagini determina un ‘azione critica che tende a separare e a distinguere le cose ma al tempo stesso crea un pensiero associativo che aggiunge all ‘immagine elementi emozionali, struttura il ricordo e la memoria attraverso una modalità complessa che è molto diversa dal linguaggio verbale.
Introduce cioè, e anticipa, un elemento di aleatorietà e casualità nel pensiero critico che è proprio del fare artistico dove i processi lineari sono veramente molto rari.
Questa nuova edizione della storia dell ‘architettura di Luigi Prestinenza Puglisi compie un ulteriore passo in avanti. Il discorso critico, il testo scritto, è connesso alle immagini ma non le condiziona. Ci si può liberare dal testo scritto e precipitare nelle immagini e nei video come in una figura in abisso e poi ritornare al testo avendo aggiunto all ‘argomento ulteriori intuizioni che gli strumenti non verbali hanno provocato. Il testo scritto fa il lavoro che facevano le carte nautiche prima dell ‘avvento del gps, disegnando rotte e itinerari possibili, parziale conoscenza nel mare magnum che bagna coste in continuo mutamento. Certo il tutto non è ancora rodato ma il risultato ha quella bellezza arcaica delle cose nuove come la bellezza ruvida delle poesie della lingua d ‘oc e d ‘oil, quando si abbandonava l ‘eloquenza del latino per una lingua più aderente alla carne del quotidiano.
Fin dalle soglie del testo la figura del Prestinenza è molto presente, e lo è anche nella semplificazione stilistica quasi calviniana, da Italo Calvino, e a tratti Calvinista, cioè di chi ne condivide il principio etico fondamentale che è quello della responsabilità. E responsabilità per Prestinenza vuol dire : 1) dire sempre la verità, anche se quando deve dirla strizza gli occhi per pudore e pur sapendo che presto questa verità sarà messa in crisi dalle sue stesse controstorie.
Ma abbiamo già detto altre volte che cecità ed errore sono elementi fondamentali di ogni atto di lettura, compreso questo che sto scrivendo. 2) Trasferire al un maggior numero di persone le cose comprese. Contemplata aliis tradere dicevano i dominicani. E questo fa Luigi nella sua azione quotidiana, nella piccola cella di un convento virtuale che abita ormai da tempo.
Emerge da questo approccio monacale una volontà di scuola che nasce dalle macerie delle nostre università e recupera la dimensione dialogica dei discorsi di Platone anche se gli orti e i giardini sono ormai il campo visivo dell ‘i-Mac.
In un discorso del 1960 ” the voice of America”, Louis Kahn diceva: Le scuole sono cominciate con un uomo sotto a un albero, che non sapeva di essere un maestro, e che esponeva ciò che aveva compreso ad alcuni altri, che non sapevano di essere degli studenti….Questo senso di serenità e anche di mistero del futuro si riscontra nelle pagine del libro che attende di crescere, nonostante le 800 pagine, e disegnare una carta nautica meravigliosa dove alle rotte di Colombo si sommano quelle di Magellano e di tutti i navigatori possibili che sono pronti ad offrire nuove rotte. Grazie per tutto questo lavoro.

Luisa: Salve Professore. Io non la conosco personalmente ma ho appena comprato una copia del suo libro e volevo, oltre che ringraziarla, complimentarmi per il bel lavoro. Avevo un libro di storia dell’architettura contemporanea che non mi aveva mai fatto ben capire la successione cronologica di eventi e movimenti, e che tantomeno si occupava di dare un inquadramento storico che io considero necessario per una migliore comprensione di quel che accadde. Ogni cosa ha ed è causa ed effetto di altre, e questo Lei me l’ha ben chiarito parlando di architettura.
Grazie ancora e complimenti! Luisa

Gianni: Ho scaricato il tuo lavoro, volevo farti i miei complimenti per la chiarezza e per il modo avvincente di sviluppare un difficile racconto. Gianni