Autore: Christian De Iuliis
pubblicato il 4 Gennaio 2013
nella categoria Focus su..., L'Architemario di Christian De Iuliis
Un mio amico, ingegnere, aspirante filosofo (ma per me ha già sufficiente autorevolezza per vantarsi del titolo), sostiene che il miglior architetto è colui che non lo fa. In sostanza, asserisce che gli architetti più furbi (i migliori) sono quelli che dopo aver conseguito il titolo, si occupano di altro, ad esempio: arti applicate, piccolo artigianato, commercio equo e solidale, trasformazione di prodotti agricoli, tuttologia, compravendite immobiliari ecc.
In effetti gli architetti in Italia sono tanti, circa 110.000 (parliamo di iscritti all 'ordine professionale), addirittura il 9% degli architetti di tutto il mondo. E restano troppi nonostante i diversivi e i numerosi e reiterati tentativi del governo centrale di favorirne l 'estinzione.
Fatti salvi i gli architetti che fanno altro (fuori categoria) e quelli che si sono sistemati presso enti pubblici (stipendio e ferie certe), possiamo suddividere i sopravvissuti architetti autonomi in almeno 10 categorie, in funzione del modo in cui hanno trascorso le festività natalizie.
1) L 'architetto creativo: E ' quello che a Natale si dedica alla realizzazione di un albero hi-tech e di un bizzarro presepe alternativo che nessuno comprenderà, o regala oggetti stravaganti, costosi, che lui ritiene meravigliosi ma che puntualmente non saranno apprezzati. Poi a Capodanno propone un veglione in un agriturismo isolato che conosce solo lui. Dove, afferma, si mangia benissimo e ci si diverte un casino. Per fortuna la sua credibilità mondana è pari a zero.
2) L 'architetto che non stacca mai: E ' quello che il 24 sera, sollecitato a mollare tutto risponde ancora una mezz 'ora e finisco. E poi fa le una e mezza. Perche deve ancora finire una relazione, fare due divisioni in un computo metrico o delle fotocopie. Litiga puntualmente con la moglie o con la fidanzata, perche non la porta mai in giro a comprare i regali. Lui si giustifica dicendo che i tempi sono duri e che recupererà appena sarà possibile. Cioè mai.
3) L 'architetto insoddisfatto: E ' quello che approfitta del Natale, o meglio ancora del Capodanno, per decidere finalmente di cambiare vita e di smetterla con il suo proverbiale precariato economico. Raccoglie, quindi, furiosamente informazioni su tutti i bandi di concorso e i gratta e vinci disponibili. Di solito recede dalla intenzione, per mancanza di offerte alternative, entro il 4 Gennaio.
4) L 'architetto che stacca: Figura benestante, per il quale il Natale resta sacro ed intoccabile. Impermeabile a qualsiasi problema economico lui stacca senza tentennamenti. Chiude lo studio il 23 sera e lo riapre il 7 Gennaio. Si nega al cellulare e al ritorno impiega altri dieci giorni per attaccare. Di questi tempi è una specie rarissima.
5) L 'architetto snob: E ' quello che ripete a tutti che per lui il Natale è un giorno come tutti gli altri, che non è il caso di festeggiare e che tutte le tradizioni sono roba da medioevo mentre l 'usanza dei botti di Capodanno è triviale e becera. Se può permetterselo, prenota una settimana bianca e torna al lavoro abbronzatissimo, se non può, dice a tutti di andarci, si chiude in casa poi si fa un pò di lampade e torna al lavoro comunque abbronzatissimo raccontando una serie di clamorose balle.
6) L 'architetto credente: E ' colui che si dedica a tutte le iniziative di solidarietà natalizie: pesche di beneficenza, raccolta di abiti usati, presepi viventi e affini. Ed in tutte queste manifestazioni, essendo architetto, gli viene sempre affidato il ruolo di scenografo, arredatore, grafico per i manifesti ecc. Arriva al 7 Gennaio sfinito.
7) L 'architetto sfruttato: E ' quello titolare di una partita iva fittizia, il finto autonomo che lavora simil schiavo con rimborsi da fame o quasi, presso uno studio professionale di medie o grandi dimensioni. Scruta il calendario già ad Agosto per scoprire di quanti ponti potrebbe, in teoria, per bontà del suo datore di lavoro, godere. Prega fino all 'ultima ora affinche il capo, mosso a compassione, gli conferisca ferie ininterrotte, cosa che non avviene mai, tanto che spesso finisce per tornare al lavoro, in piene festività, anche per un solo giorno che trascorrerà in solitudine, bestemmiando.
8) L 'architetto indagato: Trascorre tutte le festività a discutere con il proprio avvocato (che conteggerà il tempo per il successivo onorario) sulle strategie di difesa processuali. Se è furbo, sceglie un avvocato piacente di sesso opposto per accoppiarsi prima e dopo le discussioni. In quest'ultimo caso, trascorre festività indimenticabili.
9) L 'architetto familiare: Ha una famiglia numerosa, composta da moglie (o marito), almeno due figli piccoli, suoceri, nipoti e cugini vari. Tutti aspettano che durante le feste, lui dedichi, finalmente, del tempo alla famiglia. A questo punto ci sono due opzioni: o contrae volutamente una malattia di tipo virale e si ospedalizza per due settimane, oppure abbraccia il suo martirio con spirito da missionario e si immola per la felicità della famiglia indossando un sorriso finto come una banconota da 30 euro. Trattiene decine di vaffanculo che tramuta in dolorosissimi mal di stomaco notturni e diurni. Saluta l 'arrivo del 7 Gennaio come un ergastolano la grazia.
10) L 'architetto a gratis: Può essere uno qualsiasi delle precedenti figure; è quello che ad ogni occasione (pranzo di Natale, tombola, veglione di Capodanno) c 'è sempre qualcuno, amico o parente, che ne approfitta per chiedergli un consiglio sulla sua ristrutturanda casa, per il quale ovviamente ha dato incarico ad un altro architetto che paga profumatamente e di cui parla malissimo. Si tratta di fastidiosissime consulenze gratuite che l 'architetto dispensa mantenendo una adeguata professionalità frutto di una schermatura anti-rompiballe perfezionata in anni ed anni di pratica sul campo.