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6.1.15: Fun Palace

6.1.15: Fun Palace

Autore: lastorialpp
pubblicato il 31 Agosto 2012
nella categoria La Storia di LPP, La Storia di LPP: 1956-1970

Parte 6:1956-70, Capitolo 1: Una nuova era

1.15 Fun Palace

Nel 1961 la regista di teatro Joan Littewood commissiona a Cedric Price il progetto di un teatro altamente flessibile destinato a ospitare spettacoli di ogni genere. Cedric Price si fa affiancare da Frank Newby, che calcola le strutture, e da Gordon Pask che si occupa di tutti gli altri aspetti ingegneristici. Nasce Fun Palace, un edificio polivalente che offre agli utenti la possibilità di interfacciarsi attivamente con la struttura, contribuendo essi stessi alla realizzazione degli spazi. Afferma Price: ” le attività devono essere sperimentali e il luogo stesso effimero e mutevole. L’organizzazione dello spazio e degli oggetti che lo occupano deve, da una parte, stimolare la mente e il fisico dei partecipanti, e d’altra parte, permettere il flusso del tempo e dello spazio, al fine di suscitare piaceri sia attivi che passivi”.

Lo schema della costruzione è molto semplice: si tratta di un edificio di forma rettangolare ( 260x11O metri circa) punteggiato da cinque file di quindici torri metalliche che supportano le strutture secondarie e, insieme, contengono gli elementi di servizio ( dalle toilette ai cavi degli impianti). Sopra le torri svettano le gru che servono a spostare da una parte all’altra i materiali con i quali si possono configurare gli spazi interni. Nota Banham: ” il gioco delle variazioni proposto dal gruppo di progettazione di Fun Palace, supera in modo spettacolare quello che Constant ha previsto per la sua New Babylon, dove i pavimenti, per lo meno, sono fissi, anche se tutto il resto è amovibile. Fun Palace è concepito come un volume flessibile in cui i tetti, i muri, i pavimenti e i servizi possono essere riorganizzati a volontà, con pochissimi vincoli in ciascuna delle tre dimensioni”.

Nonostante gli intensi sforzi di promozione, il progetto non trova finanziatori e non viene realizzato. Ma diventa un riferimento obbligato per i lavori dei gruppi di avanguardia e , in particolare, degli Archigram. Sarà preso a modello più tardi, nel 1971, dal gruppo dei giovanissimi Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini per il concorso del Plateau Beaubourg Centre Paris, poi realizzato col nome di Centro Pompidou.

 

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