Autore: lastorialpp
pubblicato il 17 Giugno 2012
nella categoria La Storia di LPP, La Storia di LPP: 1956-1970
Parte 6:1956-70, Capitolo 1: Una nuova era
1.8 Aalto e i lavori della maturità
Nel 1957 Aalto completa l ‘edificio dell ‘Istituto Nazionale per la Previdenza ad Helsinki, un lavoro iniziato nel 1952 a seguito di un concorso svoltosi nel 1948. L ‘edificio riflette abbastanza bene la strategia urbana dell ‘architetto: e’ un organismo unitario caratterizzato dall ‘uso un medesimo materiale, il mattone, e di un medesimo tipo di finestre a nastro ma, allo stesso tempo, si articola per volumi in modo tale da apparire come un insieme di corpi di fabbrica differenti. Questi, pur seguendo ordinatamente gli allineamenti stradali, si dispongono con una sufficiente libertà spaziale lungo il perimetro del lotto per evitare l ‘effetto strada-corridoio tipico delle città ottocentesche, consentire piacevoli effetti prospettici e trasformare quello che, altrimenti sarebbe lo spazio interno di una corte, in un parco-giardino che si affaccia su una delle vie cittadine. All ‘interno la sala principale su quattro livelli, illuminata dalla luce diffusa che proviene dai lucernari, e’ progettata come uno spazio urbano al coperto che si affianca o considerato anche il clima particolarmente rigido della città- a quello della strada.
Ad un concorso del 1949 risale il Politecnico di Helsinki, ad Otaniemi, realizzato tra il 1953 e il 1966. Qui Aalto segue una strategia solo apparentemente opposta rispetto a quella messa in atto all ‘Istituto Nazionale per la Previdenza perche parte da edifici tra loro separati e non da un unico blocco. Ma per raggiungere il medesimo risultato di un impianto che e’ caratterizzato allo stesso tempo da un disegno unitario e dalla articolazione delle sue parti.
A caratterizzare Otaniemi e’ il grande spazio verde coronato dall ‘edificio principale a forma semicircolare, che come una grande abside e’ il punto focale dell ‘intera composizione.
Tra i numerosi edifici progettati da Aalto vi e’ la Chiesa delle Tre Croci a Imatra (1955-58) caratterizzato dalle tre curve dell ‘Aula principale: ospitano un ingegnoso sistema di pareti a scorrere che servono a suddividere, quando se ne presenti la necessità, lo spazio interno.
Le tre curve della chiesa preannunciano un modo di comporre le forme a ventaglio che diventerà uno dei trade mark dell ‘architettura aaltiana. La sperimenterà nel Centro culturale a Wolfsburg (1958-62), nella Casa torre Neue Vahr a Brema (1959-62), nella Casa dello studente a Otaniemi (1964-66), nella biblioteca a Sein├ñjoki (1963-65), nella Biblioteca a Rovaniemi (1965/68). L ‘idea e’ ripresa dalla natura: dai gusci delle conchiglie, dalle linee frammentate dei fiordi. Ma la ripetizione quasi ossessiva di questi motivi geometrici, insieme a una ricerca di effetti retorici e monumentali che con il passare del tempo prendono il sopravvento ( lo si vede anche nella scelta del materiale per i rivestimenti che diventa, di preferenza, il marmo) portano ad una inaridirsi della vena poetica del maestro finlandese che tende a ripetere se stesso con opere tutte di altissima qualità ma nessuna più all ‘altezza dei capolavori dei periodi precedenti.
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