Autore: Zaira Magliozzi
pubblicato il 10 Febbraio 2012
nella categoria Corrispondenze... di Zaira Magliozzi, Parole
A sei mesi dell 'inizio dei giochi olimpici, Londra è impaziente di cominciare. Le principali strutture sono pronte da tempo. Così, in un 'area di 2,5 chilometri quadrati, vedremo concentrate le migliori eccellenze inglesi, unite dal motto Riduci, Riusa, Ricicla. I giochi di Londra, infatti, aspirano a diventare i primi sostenibili al mondo. Come? In ogni progetto, centrale è stata la riduzione dei consumi, l 'autosufficienza energetica e la diminuzione degli sprechi. Buone intenzioni ma anche ampia visibilità mediatica. Il Velodromo, l 'Olympic Stadium, la Handball Arena, l 'Aquatics Center, la Basketball Arena e il nuovo quartiere residenziale realizzato ad hoc per le olimpiadi, sono ideati da alcuni tra i più importanti studi inglesi di livello internazionale: Hopkins, Populous, Make, Hadid e Wilkinson Eyre. Non solo, il tutto è rientrato nella cifra prestabilita: 9 mila miliardi di euro.
Dopo Rio de Janeiro, che ospiterà i prossimi giochi, nel 2020 potrebbe toccare a Roma che si è candidata ufficialmente insieme, tra le altre, a Tokyo e Madrid.
Ma dopo i record della capitale inglese, per la città eterna sarà dura. Questa volta, per avere una chance, non basteranno le solite promesse. Dimostreremo che si può mettere sù una grande Olimpiade con costi bassi: modernizzando quello che abbiamo e valorizzando quello che la città di Roma ci offre. Così parla Ernesto Albanese, direttore generale del comitato promotore Roma 2020. Giusto tenere sotto controllo i costi ma basare una candidatura olimpica, solo su quello che la città di Roma già offre, è davvero poco. Anche perche, rispetto ad altre capitali, sul piano delle infrastrutture e dell 'architettura contemporanea, Roma è davvero all 'altezza?